LA PRIMA GUERRA MONDIALE
La guerra, almeno al principio, invade il cinema. Molta
retorica, bandiere al vento, parate, una costruzione
propagandistica, che proprio il conflitto servirà a far rifiutare,
appena ci si rende conto che questo sarà lungo, tremendamente duro
in tutti i sensi, sanguinosissimo. Mai come in quegli anni ci si
vuol rifugiare nei cinematografi cercando un'evasione dalla realtà;
e questa tendenza è evidente, principalmente, in Italia, Francia e
Inghilterra, dove, dopo la prima ondata di entusiasmo per la guerra,
l'attenzione per quest'ultima sbiadisce rapidamente, almeno sugli
schermi. Un fenomeno analogo avviene in Germania, nella quale
il mercato (e vi è da tenere conto anche di quello
dell'Austria-Ungheria, nazione dall'industria cinematografica
pressochè inesistente) è avido di nuovi film, essendosi
drasticamente impoverito in seguito all'isolamento del paese; questa
situazione infatti ha comportato la rarefazione, prima, la scomparsa
poi, delle pellicole americane. Negli USA, frattanto, anche perchè è
l'unica nazione in cui prospera una cinematografia già ben
organizzata su solide basi industriali e finanziarie, tra i
produttori vi sono stati contatti e discussioni sull'atteggiamento
da assumere di fronte all'eventuale intervento ed alla
partecipazione alla guerra. Non appena questa viene dichiarata, il
Governo proibisce esplicitamente la produzione di film pacifisti e
l'OWI (Office of War Information) crea una divisione per i film
patriottici. Alcuni grossi personaggi di Hollywood si
costituiscono in Comitato per assecondare le direttive dell'OWI,
cosicchè il cinema americano diviene in pratica un braccio
dell'ufficio reclutamento ed uno strumento ideologico per eselatare
la politica interventista e denigrare pacifisti e isolazionisti.
Finite le ostilità e trascorso l'immediato dopoguerra, si producomno
sempre meno pellicole sul tema: il pubblico di guerra e di tutto ciò
che vi si riferiva, non ne voleva più sapere. Avvicinandosi agli
anni '30, una nuova conversione di 180 gradi: i film con argomenti o
addentellati bellici hanno una netta ripresa, non tanto
quantitativa, ma spesso, assai notevole dal punto di vista
qualitativo ...
Un'altra "ricaduta" della guerra nell'aria investì l'immaginario collettivo: gli assi della caccia: i Mannock e Bishop, inglesi; i Fonck e Guynemer , francesi; l'italiano Baracca; l'austriaco Brumovsky; il belga Coppens; lo statunitense Rickenbacker ed i tedeschi Udet e Von Richthofen sono entrati nella leggenda. E con loro tanti aerei ...
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Il Barone Rosso
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Testo tratto da: Enrico D'Anna, Volo & Cinema, De Luca Editori d'Arte, 1997
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