Gli aviatori, spericolati acrobati del cielo, con baffi, occhialoni, casco in pelle e sciarpa al vento, hanno sempre esercitato un fascino particolare, specie tra i giovani. Sarà per questo che, nel 1982, Renzo Zenobi, cantautore della "Scuola Romana", amico di Venditti e De Gregori e di altri musicisti che, negli anni '70, gravitavano intorno al Folkstudio di Roma, ha inciso l'album "Aviatore", dedicato a questa mitica figura. Nel brano omonimo, Zenobi (tra l'altro autore della splendida "Silvia", che Beppe Severgnini inserisce tra le 20 migliori canzoni italiane) canta: "Lui baffi scuri/lui birra a cena/guarda lontano/tiene un ricordo per la mano./Lui sa capire il tuo motore/ma parla male d'amore. /Lui è un aviatore/sopra due ali di fatica e sudore/passa l'estate/ vola sui cuori messi lì ad asciugare/su una città/ che dorme, ecc..." E a proposito di sciarpe e occhiali, "sentite" Ivano Fossati nel brano "Il Pilota" (dall'album "Ventilazione" del 1984": "Il pilota non porta mai/ pensieri pesanti/ che sarebbero già da soli/ tutto carico in più. /Ne sciarpe, occhiali e ricordi/lasciati distanti,/che la bestia è pesante da tirare su (...)
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Testo tratto da: Antonio De Rosa, Un Aeroplano in Volo tra le Note, Rivista Aeronautica, 2013