Eugenio Montale avvicina l’esperienza del volo alla profonda
problematicità esistenziale dell’uomo novecentesco. Naturalmente, i
suoi, sono versi allusivi e polisemici; il volo è simboleggiato in un
«frullo» indeterminato e improvviso e significa vita (In limine, da Ossi
di seppia), oppure è suggerito dalla «folata» del vento che ricorda «il
sommesso alito» della donna «riversa sull’amaca» nei suoi «voli
senz’ali» e indica la dimensione spirituale dell’esistenza (Vento e bandiere, in Ossi di seppia), ancora si allude al volo attraverso mitiche e
drammatiche immagini di cielo nei Mottetti delle Occasioni:
Ti libero la fronte ...
Si sa che il viaggio può essere un’opportunità d’evasione nella vita
d’ogni uomo; la fuga dalla quotidianità e dalla letteratura convenzionale
traspare nei dialoghi paradossali del romanzo L’arte della fuga di
Giuseppe Pontiggia. Nella sezione del libro intitolata, appunto, il
viaggio, fa la sua comparsa l’aereo, simbolo per eccellenza del distacco.
L’allontanamento repentino e l’illusione d’autonomia in esso implicita,
hanno il corrispettivo nell’«idea di potere decidere dove fermarsi», in
questa, per l’intellettuale protagonista del romanzo, consiste «il fascino
di un viaggio moderno» narrato a frammenti, in sequenza di libere
associazioni fantastiche che fanno del testo un esemplare scrittura
enigmatica, tra il
satirico e il surreale ....
Fantasie inedite, estranee alla quotidianità, sono quelle che vive in
aereo, durante un volo di ritorno dal funerale del cugino, Raffaele Cecconi nel suo romanzo La signora X. Lo scrittore, seduto al suo
posto, in alto, tra le nuvole, si allontana sempre più dalla realtà e si lascia
affascinare da una ragazza; in tono tra serio, faceto e meditativo
fantastica una storia d’amore con la giovane:
Quanti innamoramenti nascono ....
Tra le tante fantasie della letteratura ispiratasi al volo in aereo,
presenta una qualche originalità la pagina seguente di Alberto Savinio. Il
narratore, concentrato sulle impressioni provate da una singolare
viaggiatrice durante una corsa in treno, simili a quelle, egli dice, di un
aspirante aviere, la solleva divertito in uno stato di grazia filologico
creativa:
Il treno aveva bruciato anche la ....
PAGINA 27
Alfredo Gauro Ambrosi, Virata su Vienna, 1935
Eugenio Montale
Giuseppe Pontiggia
Raffaele Cecconi
Alberto Savinio
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Testo di: Anna Bellio, Voli di Sogno nella letteratura italiana del novecento, I.S.U. Università Cattolica, 2007